Ormai è passato oltre un anno dall’inizio della pandemia che ha sconvolto le nostre vite. Probabilmente Pesach è stato il momento in cui abbiamo percepito più distintamente quanto fosse difficoltosa la situazione in cui tutti ci trovavamo coinvolti. Anche quest’anno si preannuncia un Pesach difficile. Nel momento in cui scrivo, sebbene manchino appena pochi giorni all’inizio della festa, ci sono degli aspetti che non sono pienamente definiti. Vi prego quindi di controllare le comunicazioni che la Comunità ha inviato nei giorni passati e quelle eventuali che invierà nei prossimi giorni. Anche questa volta l’impegno profuso per organizzare il tutto è stato notevole, e voglio ringraziare quanti si sono prodigati a vari livelli per costruire questo impianto. Salvo sorprese dell’ultima ora, avremo, diversamente dallo scorso anno, la possibilità di ritrovarci al Bet ha-keneset per la tefillà.
Quest’anno i preparativi di Pesach saranno diversi dal solito, per via di una particolarità nel calendario, per la quale il primo Seder sarà Sabato 27 sera. La vigilia di Pesach sarà quindi di Shabbat, e ciò comporterà alcuni cambiamenti nelle tempistiche rispetto agli altri anni, che riassumo. Ricordo che nei giorni passati è stato diffuso un opuscolo a cura dell’Ufficio rabbinico con molti particolari su queste norme. Il digiuno dei primogeniti sarà anticipato a giovedì 25 marzo. Quella mattina pregheremo al Bet ha-keneset e il Siyum massekhet (la conclusione dello studio di un trattato talmudico) sarà anche trasmesso in diretta per quanti non potranno venire al Bet ha-keneset. La ricerca del chametz è anticipata a giovedì sera; l’eliminazione fisica del chametz, sebbene sia consentito consumare chametz sino alla mattina di sabato alle 10.04, avverrà venerdì mattina, così come tutte le operazioni di kasherizzazione delle stoviglie andranno completate venerdì mattina. Sarà necessario difatti avere la possibilità di preparare, utilizzando le stoviglie kasher lePesach, i pasti per lo Shabbat e per il Seder di Sabato sera. L’eventuale delega per la vendita del chametz dovrà essere consegnata o inviata entro venerdì mattina. Per i pasti di venerdì sera e Sabato mattina è necessario recitare l’ha-motzì, utilizzando del pane (da consumare tassativamente entro le 10.04 di Sabato 27) o della matzà all’uovo. Entro le 11.20 di Sabato 27 verrà recitata come ogni anno la formula di annullamento del chametz.
Voglio ribadire un concetto che ho avuto modo di esprimere varie volte in questi mesi. Molti correligionari si trovano in difficoltà per vari motivi, economici, emotivi, sociali. È di vitale importanza in questo frangente che ciascuno si impegni a dedicare una piccola parte del proprio tempo e capacità per alleviare queste sofferenze. In molti casi una telefonata o un’offerta di aiuto può rivelarsi di fondamentale importanza per le persone.
Auguro a tutti voi e ai vostri cari un Pesach sereno e felice.
Rav Ariel Di Porto