Calendario Eventi Maggio 2025

Calendario Maggio 2025

 

Giorno Data Ore Evento Sede Evento Organizzatore
domenica 4 16.00 Purim: tradizioni, cibi e costumi della festa MEIS
via Piangipane 81, Ferrara
MEIS
lunedì 5 9.30 Giornata della Memoria della Deportazione e dell’Internamento Militare Cimitero Monumentale
Corso Regio Parco 80, Torino
Città di Torino, ANED, ANEI
lunedì 5 13.00 Apposizione stencil soglia d’inciampo per i deportati dalle Carceri Nuove Carceri Nuove
Corso Vittorio Emanuele II 127, Torino
ANED, Museo Diffuso della Resistenza, Comunità Ebraica
lunedì 5 17.30 Cesare Lombroso: ebraismo, sionismo e antisemitismo
Ciclo storico-religioso
Palazzo Nuovo, via Sant’Ottavio 20
Dipartimento di Studi Storici
Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici
lunedì 5 Ultimo giorno
Mostra GIRO DI POSTA
Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica, Piazza Castello, Torino Centro Internazionale di Studi Primo Levi
mercoledì 7 17.00 Premio Letterario ADEI WIZO Adelina della Pergola Sinagoga Centrale
via della Guastalla 19, Milano
Adei-Wizo
mercoledì 7 18.30 Inaugurazione mostra “Un Viaggio per la Pace, l’Arte come Riflessione e Rinascita” Le Rosine
via Plana 8/c, Torino
Ermanno Tedeschi, Vera Pilpoul, Ass. Cult. Acribia, Fondazione Ebraica De Levy
giovedì 8 17.30 Figlia mia. Vita di Franca Jarach desaparecida
Con Carlo Greppi
MEIS
via Piangipane 81, Ferrara
MEIS
domenica 11 10.30 Gli alberi raccontano le feste MEIS
via Piangipane 81, Ferrara
MEIS
domenica 11 18.00 Il centenario della Rassegna Mensile di Israel Piattaforma Online UCEI
lunedì 12 17.30 Il cospirazionismo antiebraico tra Otto e Novecento
Ciclo storico-religioso
Centro sociale
P.tta Primo Levi 12, Torino
Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici
martedì 13 18.00 Presentazione volume in memoria di Rav Giuseppe Laras z.l. Biblioteca Nazionale Tullia Zevi
Lungotevere Sanzio 5, Roma
FBCEI, UCEI
mercoledì 14 18.00 Nel vostro nome
Salone OFF
Centro sociale
P.tta Primo Levi 12, Torino
Comunità ebraica, Archivio Ebraico Terracini, Liceo Einstein, ANPI, Frism
mercoledì 14 Hannah Arendt tra letteratura e politica Unife (Aula A), via Paradiso 12, Ferrara MEIS
giovedì 15 Hannah Arendt tra letteratura e politica MEIS
via Piangipane 81, Ferrara
MEIS
giovedì 15 18.15 La cultura dell’odio
Salone del Libro
Lingotto, Sala Avorio
Lingotto Fiere, via Nizza 294, Torino
Comunità ebraica
venerdì 16 11.30 Esiste ancora la politica?
Salone del Libro
Lingotto, Sala Blu
Lingotto Fiere, via Nizza 294, Torino
La Stampa, Comunità ebraica di Torino, Fondazione Dan Segre
domenica 18 13.00 Incontro Roy Chen
Salone del Libro
Lingotto, Sala Bianca
Lingotto Fiere, via Nizza 294, Torino
Salone del Libro, La Giuntina
domenica 18 15.00 Evento speciale per la mostra “Ester attraverso i secoli” MEIS
via Piangipane 81, Ferrara
MEIS
domenica 18 18.00 Patrilineare, con Enrico Fink
Salone OFF
Centro sociale
P.tta Primo Levi 12, Torino
Comunità ebraica, Gruppo di Studi Ebraici
lunedì 19 18.00 Tutto iniziò da quel finestrino
Salone OFF
Libreria Claudiana
via Principe Tommaso 1, Torino
Comunità ebraica
martedì 20 21.00 Pellegrini di Speranza
XXXVI Giornata del dialogo tra Cristiani ed Ebrei
Centro sociale
P.tta Primo Levi 12, Torino
Comunità ebraica, Comm. Ecumenismo e Dialogo, AEC
mercoledì 21 20.00 A cena con… il prof. Antonio Amoroso Comunità ebraica
P.tta Primo Levi 12, Torino
Adei-Wizo Torino
domenica 25 16.30 Grande festa per i 50 anni di Ha Keillah Centro sociale
P.tta Primo Levi 12, Torino
Gruppo di Studi Ebraici
lunedì 26 17.30 Samuel David Luzzatto (Shadal) e l’esperienza del Collegio Rabbinico di Padova, Ciclo storico-religioso Centro sociale
P.tta Primo Levi 12, Torino
Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici
martedì 27 21.00 Lettura polifonica Genesi/Bereshit Centro Teologico
Corso Stati Uniti 11, Torino
Comunità ebraica, Chiesa valdese, Chiese Battiste, AEC, Centro Teologico Padri Gesuiti, Fondazione Martini

Lista ARI Pesach 5785-2025

Di seguito si può scaricare la lista dei prodotti kasher per Pèsach pubblicata dall’Assemblea dei Rabbini d’Italia:

LISTA ARI PESACH

Calendario Eventi Marzo 2025

Calendario Marzo 2025

Calendario Marzo 2025

Giorno Data Ora Evento Sede Evento Organizzatore
Lunedì 3 17.30 Il battesimo e sequestro del bimbo Edgardo Mortara: reazioni letterarie e artistiche Centro sociale, Comunità P.tta Primo Levi 12, Torino Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici
Lunedì 3 18.30 Question Time – Nella palude. Il sionismo è parte del colonialismo? Piattaforma Online MEIS
Mercoledì 5 17.00 Rileggere Jean Améry dopo il 7 ottobre Associazione Camis De Fonseca, via Pietro Micca 15, Torino Associazione Camis De Fonseca
Mercoledì 5 17.00 E dopo? Identità ed ebraismo nella contemporaneità Meis, via Piangipane 81, Ferrara Istituto Storia Contemporanea Ferrara, Università Ferrara, MEIS
Lunedì 10 18.00 La passione estetico-musicale. Conversazione a più voci Circolo dei Lettori, via Bogino 9, Torino Fondazione Circolo dei Lettori, Fondazione Levi di Venezia
Lunedì 10 18.30 Presentazione sesta indagine JDC-ICCD Centro sociale, Comunità P.tta Primo Levi 12, Torino Comunità ebraica, Fondazione CDEC
Lunedì 10 TBD I diritti negati: i sequestri agli ebrei a seguito delle leggi del 1938 Da Gerusalemme a Gerusalemme AEC, Università della Terza Età
Mercoledì 12 18.00 Presentazione “Torino-Francoforte, Andata e ritorno” di Liana Novelli Piattaforma Online Adei-Wizo sezioni di Trieste e Torino
Giovedì 13 11.00 Marcia Artom “Emanuele Artom: testimone del passato, guida per il presente” Binario 17, Stazione Porta Nuova Torino Comunità ebraica di Torino, Casale Monferrato e Vercelli, Comunità di Sant’Egidio
Lunedì 17 18.30 Presentazione del libro “La salita di Ruben” Sala didattica, Polo del 900, Piazzetta Antonicelli, Torino Comunità ebraica di Torino, Fondazione Gaetano Salvemini
Martedì 18 17.00 E dopo? Identità ed ebraismo nella contemporaneità Meis, via Piangipane 81, Ferrara Istituto Storia Contemporanea Ferrara, Università Ferrara, MEIS
Martedì 18 21.00 Lettura polifonica Genesi/Bereshit Casa Valdese, Corso Vittorio Emanuele II, 23 Comunità ebraica, Chiesa valdese, Chiese Battiste, AEC, Centro Teologico Padri Gesuiti, Fondazione Martini
Lunedì 24 TBD Elementi di bioetica ebraica Da Gerusalemme a Gerusalemme AEC, Università della Terza Età
Lunedì 31 17.30 Il sionismo tra secolarizzazione e messianismo Centro sociale, Comunità P.tta Primo Levi 12, Torino Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici
Lunedì 31 18.30 Question Time – Quali politiche per un welfare ebraico? Piattaforma Online MEIS

Calendario Eventi Febbraio 2025

Tabella Eventi
Giorno Data Ore Evento Sede Evento Organizzatore
Martedì 4 18.00 Proiezione film Tre minuti di Bianca Stigter Auditorium Polo del ‘900, via del Carmine 14, Torino Istituto Polacco di Roma, Consolato onorario di Polonia in Torino, Comunità ebraica, Comunità Polacca
Giovedì 6 16.00 Ricordare Liana Millu, 20 anni dopo via Piangipane 81, Ferrara MEIS, ISCO
Venerdì 7 16.00 Nodi storici del conflitto israelo-palestinese Auditorium Polo del ‘900, via del Carmine 14, Torino Ist. Piem. Storia e Resistenza, Soc. contemp. “Giorgio Agosti”, Fond. Ist. Piem. Antonio Gramsci, Museo Diffuso Resistenza, Ass. cult. Vera Nocentini
Lunedì 10 Nascita e sviluppo del giudaismo rabbinico Da Gerusalemme a Gerusalemme AEC, Università della Terza Età
Martedì 11 17.30 I Valdesi e il Risorgimento – Ciclo storico-religioso Museo Risorgimento Italiano, Piazza Carlo Alberto 8 Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici
Mercoledì-Giovedì 12-13 20.45 Amava il Chelsea Hotel – l’Hallelujah di Leonard Cohen Teatro Baretti, via Baretti 4, Torino Teatro Selig
Giovedì 20 21.00 Sul corpo del diavolo – Presentazione libro Fernando Coratelli Circolo dei Lettori, via Bogino 9, Torino Cooperativa Letteraria
Lunedì 24 18.00 Presentazione Eroine della libertà Comunità ebraica Torino, P.tta Primo Levi 12 Comunità ebraica Torino
Lunedì 24 Lo shabbat nell’anno liturgico ebraico Da Gerusalemme a Gerusalemme AEC, Università della Terza Età
Martedì 25 18.00 Presentazione Zwei Menschen, il Ponte Comunità ebraica Torino, P.tta Primo Levi 12 Adei-Wizo, Comunità ebraica Torino
Martedì 25 21.00 Lettura polifonica Genesi/Bereshit Casa Valdese, Corso Vittorio Emanuele II, 23 Comunità ebraica, Chiesa valdese, Chiese Battiste, AEC, Centro Teologico Padri Gesuiti, Fondazione Martini
Giovedì 27 17.30 Decostruire l’antigiudaismo – Sviluppare l’amicizia e il dialogo ebraico-cristiano Casa Valdese, Corso Vittorio Emanuele II, 23 AEC, Comunità ebraica di Torino

CALENDARIO EVENTI NOVEMBRE 2024

Promemoria della Comunità (ed. 2024)

Newsletter del Martedì (ed. 2024)

Notiziario della Comunità (ed. 2024)

Calendario Eventi Novembre 2024

venerdì    1°  novembre, ore 17.00
Attività e cena per Shabbat Noach
Centro sociale, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino

1 – 3 novembre
Limmud Italia Days: Firenze 2024
    
lunedì 4 novembre
"Profilo critico della storia del sionismo nelle sue diverse tendenze, Da Gerusalemme a Gerusalemme"

Organizzato da AEC, Università della Terza Età

lunedì 4 novembre, ore 18.00 
"Immigrazione e convivenza, Question Time nel mondo ebraico"
Piattaforma Online

Organizzato da Ucei

martedì 5 novembre, ore 9.00
Novecento di tanti, novecento di tutti
MEIS, via Piangipane 81, Ferrara

Organizzato da MEIS

mercoledì 6 novembre, ore 9.30
Chi ha un figlio che studia la Torah è come se non morisse
Palazzo d'Azeglio, via Principe Amedeo 34 Torino

Organizzato da Camis De Fonseca

mercoledì 6 novembre, ore 15.00
Consegna medaglia e attestato Giusti a Torino
Centro sociale, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino

mercoledì 6 novembre, ore 18.30
Presentazione progetto ricostruzione Kibbutz Holit
Centro sociale, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino

giovedì 7 novembre, ore 11.00
Consegna medaglia e attestato Giusti a Mondovì
Sala Conferenze Museo della Ceramica, Piazza Maggiore 1

Organizzato da Comunità ebraica Torino

8 – 10 novembre
Shabbaton a Pisa

Organizzato da UCEI

lunedì 11 novembre, ore 17.30
"Ciclo storico religioso, Ebraismo e secolarizzazione"
Centro sociale, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica, AEC, Dipartimento studi storici

martedì 12 novembre
OPEN DAY – Scuole Ebraiche
via Sant'Anselmo 7, Torino

Organizzato da Scuole Ebraiche

martedì 12 novembre, ore 21.00
Esito elezioni americane sul quadro mondiale
Polo del '900, Piazzetta Franco Antonicelli

Organizzato da Comunità ebraica Torino, Libreria Claudiana

martedì 12 – giovedì 14
Esposizione per progetto di ricostruzione Kibbutz Holit
Centro sociale, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino

mercoledì 13 novembre, ore 21.00
L'alchimia delle lettere, inaugurazione della mostra
Studio Acribia, via Parma 52, Torino

Organizzato da Studio Acribia

giovedì 14 novembre, ore 18.00
Asta per progetto di ricostruzione Kibbutz Holit
Centro sociale, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino

lunedì 18 novembre
"Haim Nachman Bialik, il poeta della rinascita"
Da Gerusalemme a Gerusalemme

Organizzato da AEC, Università della Terza Età

lunedì 18 novembre, ore 18.00
Welfare e giustizia sociale, Question Time nel mondo ebraico
Piattaforma Online

Organizzato da Ucei

lunedì 18 novembre
Contrasto all'antisemitismo
Biblioteca Tullia Zevi, Lungotevere Sanzio 5, Roma

Organizzato da UCEI, UNAR, FADE

martedì 19 novembre, ore 21.00
"Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato…"
Lettura polifonica di Genesi/Bereshit
Centro sociale Comunità, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica, Chiesa valdese, Chiese Battiste, AEC, Centro Teologico Padri Gesuiti, Fondazione Martini

mercoledì 20 novembre, ore 17.00
Presentazione "Aggiustare l'Universo"
Centro sociale Comunità
P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da ADEI-Wizo

22 – 24 novembre
XXX Congresso Ordinario UGEI
Milano

Organizzato da UGEI

sabato 23 novembre, ore 19.30
Torino 1424-2024 – Seicento anni di presenza ebraica Serata di Gala
Museo Nazionale Risorgimento Italiano Piazza Carlo Alberto 8

Organizzato da Comunità ebraica Torino

domenica 24 novembre, ore 9.00
Torino 1424-2024 – Seicento anni di presenza ebraica Convegno
Centro sociale Comunità, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino

martedì 26 novembre, ore 21.00
Le donne del 7 ottobre
Centro sociale Comunità, P.tta Primo Levi 12, Torino

Organizzato da Comunità ebraica Torino, ADEI-Wizo

26-27 novembre            
La stampa ebraica italiana: esperienze, indirizzi e contesti
Biblioteca Tullia Zevi, Lungotevere Sanzio 5, Roma

Organizzato da FBCEI, UCEI, CDEC, RMI
 

CALENDARIO EVENTI SETTEMBRE 2024

TORINO 1424-2024 SEICENTO ANNI DI PRESENZA EBRAICA

Il 2024 segna i seicento anni dalla nascita della Comunità ebraica a Torino. Il 17 giugno 1424, infatti, il Consiglio municipale deliberava di accogliere la richiesta degli Ebrei, giunti in Piemonte una ventina di anni prima dopo l’espulsione dalla Francia nel 1394, di insediarsi in città e ne stabiliva le modalità.
Tutta la storia ebraica piemontese origina e si snoda da questo avvenimento: la sua espansione sul territorio, i suoi sviluppi economici, sociali e demografici sono strettamente connessi e conseguenti alle vicende del Ducato sabaudo. Dalla discesa in Piemonte di Amedeo VIII alla rinascita dello Stato con Emanuele Filiberto, dall’età francese all’assolutismo regio, dal Regno di Sardegna a Napoleone, dallo Statuto albertino e dalle Lettere patenti di Re Carlo Alberto che concedevano l’emancipazione agli Ebrei dopo il triste periodo della reclusione nei ghetti, alla partecipazione alle guerre risorgimentali all’Unità d’Italia.
E quindi le vicende nei secoli successivi, dal rilevante contributo, anche di sangue, degli Ebrei alla Prima Guerra Mondiale all’avvento del fascismo e alla promulgazione delle leggi razziste, alla Shoah, alla Resistenza e alla nascita della Repubblica con una Costituzione che riconosce parità di diritti a tutti i cittadini, che consentirà la faticosa ripresa della vita della Comunità nel dopoguerra, sviluppatasi poi fino ai giorni nostri con una notevole vivacità culturale e intellettuale, pur nelle sempre maggiormente ridotte dimensioni numeriche.
Sei secoli di una storia tra momenti di vita sostanzialmente serena con una buona convivenza con la maggioranza e altri dolorosi, dal confinamento nei ghetti fino a quelli tragici con la perdita dei diritti e quindi con la persecuzione nazi-fascista e lo sterminio di tanti suoi figli. Ma sempre con un ruolo importante svolto nella società, grazie al rilevante contributo di molti suoi illustri esponenti nei campi delle scienze, delle arti, della letteratura.
La Comunità Ebraica di Torino, in collaborazione con la Fondazione Scuola Rabbinica Margulies-Disegni e l’Archivio Ebraico Terracini, intende celebrare tale significativa ricorrenza con un Convegno che si propone di analizzare, sotto diversi punti di vista, questi seicento anni di storia piemontese.
L’ideazione dell’articolato e variegato programma è stata curata dall’apposito Comitato Scientifico nominato dal Consiglio della Comunità, composto dal Prof. Alberto Cavaglion, dalla Prof.ssa Renata Segre e da Rav Alberto Somekh, ai quali va il nostro sentito ringraziamento.
Le celebrazioni prenderanno l’avvio la sera di sabato 23 novembre p.v. a partire dalle ore 19.30 nella Sala del Parlamento italiano del Museo Nazionale del Risorgimento in Palazzo Carignano, con i saluti delle Autorità, cui faranno seguito una lectio magistralis da parte del Prof. Giovanni Levi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e un concerto dell’ensemble Salomone Rossi. Nel corso della serata verrà anche offerto un rinfresco a tutti i partecipanti.
Il giorno successivo, domenica 24 novembre, si svolgerà, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 nella sala del Centro sociale della Comunità, il Convegno dedicato alla presentazione di relazioni originali e significative sui sei secoli di presenza degli Ebrei a Torino e sul contributo che gli stessi hanno apportato alla storia, alla cultura e alla vita della città.
Ripercorrere insieme ad autorevoli studiosi italiani e stranieri i seicento anni di vita ebraica a Torino intende rappresentare non soltanto un invito alla conoscenza e alla riflessione su una storia importante e probabilmente assai poco conosciuta, ma anche e soprattutto uno stimolo a un rinnovato impegno di tutti gli Ebrei torinesi per la prosecuzione di una presenza attiva e portatrice di valori della nostra Comunità al suo interno e nella società di cui essa rappresenta una componente essenziale.

DARIO DISEGNI

A questo link è possibile vedere l’intero programma dei due giorni

Fratelli umani udite

Pubblichiamo il testo dell’introduzione di Fabio Levi, Presidente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, alla scelta dei tre testi di Primo Levi sul tema della famiglia che sono stati letti dall’attrice Irene Paloma Jona il 15 settembre nell’ambito della Giornata Europea della Cultura Ebraica.

Vorrei iniziare precisando da quali testi sono tratti i brani che Irene Paloma Jona vi leggerà subito dopo questa mia breve introduzione. Il primo è La mia casa, pubblicato in “AD Architectural Digest” nel 1982 e raccolto poi ne L’altrui mestiere uscito tre anni dopo. Il secondo è la versione definitiva di Argon, primo degli scritti che compongono Il sistema periodico pubblicato nel 1975. Il terzo è una poesia, Nel principio, compresa nella raccolta L’osteria di Brema del ’75 e poi riproposta in Ad ora incerta del 1984. Testi dunque di intonazione diversa: per cominciare quello che potremmo definire un elzeviro, poi un racconto di ampio respiro storico e infine un componimento poetico di sapore biblico.
In tutti i tre casi il tema della famiglia emerge in modo non proprio diretto, esplicito, ma da notazioni di luogo, di tempo, da avvenimenti e da personaggi particolari, che aprono ogni volta prospettive originali e molto diverse fra loro, sollevando interrogativi di non poca importanza.
La mia casa descrive l’abitazione di corso Re Umberto, a Torino, in cui Levi è vissuto sin dalla nascita e poi con la moglie e i figli per tutta la vita, seppure con alcune “involontarie interruzioni”: un luogo capace di soddisfare i “bisogni primari: spazio, calore, comodità, silenzio, privatezza” e con cui lo scrittore dice di aver mantenuto un rapporto “inavvertito, ma profondo, come si ha con le persone con cui si è convissuto a lungo”, prime fra tutte quelle di famiglia. 
Quel rapporto, con la casa e con chi vi abita, è quasi impalpabile perché è fatto di gesti ripetuti tante volte in momenti e condizioni differenti, e proprio per questo pieni di significato. Gesti vissuti intensamente, ma che è difficile e non ha gran senso raccontare ad altri; se non in casi eccezionali, quasi per necessità, come ad esempio nella poesia 12 luglio 1980 indirizzata alla moglie Lucia in occasione del suo cinquantesimo compleanno, ma solo per allusioni, con pudore estremo e una punta di autoironia.
Ne La mia casa, in primo piano sembrano essere gli oggetti, gli oggetti concreti, laddove il superfluo è quasi assente: un parapioggia grondante, una grossa chiave, un bastone da passeggio. Quanto ai componenti della famiglia, essi compaiono al completo uno dopo l’altro – il padre, la madre, la moglie, i figli -, ma li incontriamo solo di sfuggita, fra una stanza e l’altra. Quasi evanescenti agli occhi del lettore, ma come punti fermi di una vita per lo scrittore.
Ad essi si aggiungono altri personaggi, non meno sfocati ma pur sempre importanti: lo zio Corrado, la “favolosa donna fissa”, i parenti e gli amici sfollati in casa Levi durante la guerra, e altri. La famiglia è un mondo solidamente strutturato, ma all’occorrenza, e proprio per quella sua trama forte, è capace di aprirsi e di allargare i suoi confini.
Con Argon il quadro ci appare molto diverso. È come se facessimo un salto di dimensione. Lo spazio del racconto, ben oltre i muri di una singola casa, comprende l’intero Piemonte fino a focalizzarsi, dopo un accenno al paese di Bene Vagienna, residenza dei Levi per buona parte dell’800, su Torino e su un “alloggio fosco e cieco” in fondo a via Po. L’arco temporale è ben più ampio e parte dal 1500 per estendersi a grandi falcate ai decenni successivi all’emancipazione degli ebrei concessa dai Savoia nel ’48, fino a chiudersi negli anni ’20 del secolo scorso. In quello spazio e in quel tempo si muove “con un atteggiamento di dignitosa astensione” un brulicante novero di “zii” e di “zie”, di “barba” e di “magne” La narrazione procede attraverso ritratti folgoranti dei loro comportamenti spesso sorprendenti. È il mondo degli antenati dove la rete dei rapporti parentali si sovrappone e si confonde con quella dei rapporti intracomunitari. Le notizie sugli uni e sulle altre si tramandano attraverso le generazioni, senza troppo badare alle reali distanze nel tempo o nelle linee di discendenza, per arrivare alla fine ad alcune pennellate incancellabili su nonna Malia e sul padre di Levi.
Quel gruppo di famiglia allargato si distingue per alcuni tratti inconfondibili: un’intima inerzia dovuta forse a una storia più povera di quella vissuta da altre comunità ebraiche in Italia e in Europa; il fatto di non essere molto amato né molto odiato dai gojim, responsabili però di aver creato una “parete di sospetto” cui la minoranza oppone una “barriera simmetrica” non priva di orgoglio. Quel “mondo famigliare arguto, mite e assestato” non disdegnava d’altra parte di mescolarsi a volte con alcuni cristiani, facendo dei propri confini un luogo sfrangiato nella composizione e nei comportamenti. E per presidiare quei confini faceva uso di un “gergo particolare” dotato di una “funzione dissimulativa e sotterranea”; esso era frutto dell’incastro di termini ebraici nel dialetto piemontese e, anche nella sua comicità, rifletteva sia il contrasto “essenziale” fra l’ebraismo della diaspora e la “miseria quotidiana dell’esilio”, sia “quello insito nella condizione umana, perché l’uomo è centauro, groviglio di carne e di mente, di alito divino e di polvere”.
Ecco allora che il mondo degli antenati, la famiglia delle origini si presenta in un alternarsi nella memoria di colori forti e sfumati e, nella realtà, come il frutto della relazione complessa e contraddittoria fra mondo ebraico e mondo circostante, fra una cultura fortemente caratterizzata e l’universalità della condizione umana.
Infine la poesia Nel principio ci costringe a un ulteriore e vertiginoso salto di scala. Ai “fratelli umani”, tutti, Levi rivolge un richiamo severo: a riconoscersi tali nel nome di “nostro padre comune e nostro carnefice”, il “globo di fiamma, solitario, eterno” che, esplodendo “venti miliardi d’anni prima d’ora” diede la nascita a ogni cosa. In una tale prospettiva, alla famiglia umana, nel suo dolore, nelle fatiche di ogni giorno, negli occhi della donna amata, fino alla mano dello scrittore, non sono posti confini.
Di tutto questo sentirete nella lettura che sta per iniziare. Ma prima di metterci all’ascolto vi chiedo ancora un momento per potervi spiegare la scelta e l’accostamento dei tre testi cui ho appena accennato. 
Nell’opera dei grandi autori siamo spesso tentati di cercare risposte alle nostre domande esistenziali. Nel caso di Levi, ad avere simili aspettative potremmo però rimanere delusi. Le sue pagine ci aiutano sì a entrare in mondi diversi, aprono in molte direzioni, ma più che dare certezze sollevano soprattutto interrogativi.
Sarete posti ora di fronte a tre situazioni diverse, che però fra loro hanno in comune almeno due elementi. Il primo è che di tutte lo scrittore si sente parte a pieno titolo. Il secondo è che quel suo sentirsi parte insieme ad altri è definito da termini – zio, zia, padre, fratelli, ecc. – che hanno una chiara connotazione parentale, come se l’ambito famigliare cui egli mostra di appartenere ogni volta si estendesse progressivamente, dal nucleo ristretto dei suoi congiunti più cari alla famiglia delle origini e all’ambito comunitario, fino alla famiglia umana; col che quei termini finiscono ovviamente per assumere significati, e dunque anche valori, via via diversi.
Ed è proprio su quelle diversità che vorrei orientare l’attenzione di tutti voi, tenendo conto ognuno della vostra esperienza e delle maggiori o minori affinità con il contesto ebraico piemontese di cui Primo Levi era figlio. Chiediamoci: fin dove si estendono i confini della famiglia nucleare e quali fattori favoriscono o meno la sua capacità di accoglienza? Come si pone il rapporto con le nostre origini e la relazione fra la famiglia e il gruppo o la comunità di appartenenza in un contesto determinato? Come può essere vissuto il passaggio, troppo spesso tutt’altro che lineare, fra la specifica appartenenza e una dimensione universalmente umana?

Fabio Levi

A questo link sul canale Youtube è possibile vedere la lettura integrale dei testi dall’attrice Irene Paloma Jona