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Le pietre raccontano
27 Gennaio 2021 alle 19:00 - 21:00
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Spettacolo di teatro musicale ispirato alle “Pietre d’Inciampo” di Gunter Demnig. Testo e regia di Monica Luccisano.
Interpreti: Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, violino Elena Gallafrio, pietre sonore, drums e fiati Stefano Somalvico, electronics in realtime Paolo Pozzi, sound e video design Aion Project, scenografia e luci Coviello–Deana.
Una coproduzione: Unione Musicale di Torino, Pearson Italia spa, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà con il sostegno di Comunità Ebraica di Torino, CineTeatro Baretti di Torino e con il patrocinio della Città di Torino
Una persona viene dimenticata solo quando viene dimenticato il suo nome
Armato di martello e scalpello, e di cemento e spatola, con il suo inconfondibile cappello a falde larghe, lo scultore tedesco Gunter Demnig da diversi anni gira per le città d’Europa installando le Stolpersteine – le “pietre d’inciampo” – destinate a ricordare le vittime del nazismo: ebrei, comunisti, omosessuali, zingari.
Ad oggi, 2021, sono state posate circa 80mila “Pietre d’inciampo” in oltre 1800 città di 26 paesi.
Una pietra, intagliata e incastonata nel selciato dei marciapiedi, evoca la memoria e risveglia la coscienza di chi passa. Sulla superficie Gunter applica una piastra d’ottone, dove è inciso il nome della persona deportata e uccisa dai nazisti, le date di nascita e morte, il campo di sterminio.
Le pietre, poste davanti alle case che hanno visto per l’ultima volta quelle persone in vita, con la propria lucentezza fanno “inciampare” lo sguardo di chi cammina, inducendolo a fermarsi, chinarsi e leggere quel nome. All’improvviso le pietre si animano, spinte da un soffio vitale, parlano, risuonano, diventano il racconto dei deportati.
Otto voci per otto storie di donne e uomini deportati in Italia. Rievocano il tempo delle leggi razziali, la cacciata di ebrei dalle scuole e dalle istituzioni, l’evacuazione del ghetto di Roma, le deportazioni politiche, l’eccidio delle Fosse Ardeatine… e infine l’incontro, nei campi di sterminio, con l’abisso.
Sarà molto gradita una donazione: un biglietto di ingresso virtuale per la visione dello spettacolo.
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