Per promemoria
Account di posta elettronica Segretario Comunità da 1° luglio 2020
In relazione all’assunzione da parte del dott. Edoardo Segre dell’incarico di Segretario della Comunità a far data dal 1′ luglio p.v., si comunica che dalla medesima data il suo account di posta elettronica cesserà di essere coordinatore@torinoebraica.it per divenire segretario@torinoebraica.it
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Apertura Biblioteca
La biblioteca Emanuele Artom questa settimana sarà aperta al pubblico esclusivamente per i servizi di prestito e restituzione giovedì 25 giugno. Per il momento non sarà ancora possibile accedere al Centro Sociale per la consultazione o per lo studio.
Sarà necessario prendere un appuntamento preventivo scrivendo all’indirizzo mail: to0306@biblioteche.ruparpiemonte.it con indicato il volume richiesto e possibilmente la sua collocazione.
Cimitero di Carmagnola
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Chatanim 5780
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Progetto “Non dimenticare.
Le conseguenze delle leggi razziali del 1938 al Liceo Gioberti”
La ricerca raccolta nel volume “Non dimenticare. Le conseguenze delle leggi razziali del 1938 al Liceo Gioberti” è un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro che nel 2016/17 e 2017/18 ha coinvolto trentadue studenti di classi diverse del Liceo Gioberti, guidati da quattro insegnanti. Viene presentata al pubblico da alcuni studenti, proprio in occasione delle celebrazioni dedicate al Giorno della Memoria. Dopo un percorso di incontri con esperti, storici, testimoni e professionisti, gli alunni si sono concentrati sui documenti conservati nell’Archivio storico del liceo, nell’Archivio Terracini della Comunità ebraica e nell’Archivio di Stato, alla ricerca dei professori e degli studenti che a causa delle leggi razziali furono allontanati dal liceo o subirono conseguenze anche gravi, con un approfondimento sulla storia personale di Mario Lattes. Tante le storie che affiorano alla luce da fotografie, registri di classe e di ammissione agli esami, pagelle, lettere, telegrammi, verbali. Vengono così riportate alla nostra attenzione le figure dei due professori sospesi mentre sono in servizio al Liceo Gioberti: Marco Levi, che ricopre vari incarichi di responsabilità all’interno della scuola, e Giuseppe Morpurgo, punto di riferimento culturale fuori e dentro l’Istituto. La ricerca studia anche la vita e le famiglie degli studenti definiti di “razza ebraica” a cui è stato impedito di continuare il liceo. Oltre a Mario Lattes, ci sono: Alda Beer, Germana Colombo, Vera Debenedetti, Giuliana Diena, Gastone Guastalla, Lucia e Gabriella Morpurgo, figlie del professore, Giorgio Ovazza, Guido e Sergio Treves. Tra gli altri studenti colpiti in modo più o meno drammatico dalle leggi razziali ci sono: Franco Foà, che pur continuando a frequentare il liceo in quegli anni ha preferito assumere il cognome della madre, Bernardi, per non destare sospetti, e Bruno Finzi il cui nome sul registro accompagnato dalla scritta in rosso “di razza ebraica”. La ricerca è riuscita anche a individuare le ripercussioni drammatiche delle leggi su alcuni studenti che avevano frequentato il Gioberti molti anni prima, come Enrico Anau, studente di I Classico nel 1901-02 a cui nel 1938 viene impedito l’esercizio della professione di medico, o Ugo Segre, studente di I Classico nel 1909-10, morto con il figlio Tullio ad Auschwitz. Ci sono poi le tre docenti sospese mentre prestano servizio in altre scuole, colpite dalle leggi razziali, con differenti conseguenze, a volte drammatiche, che arriveranno al Gioberti dopo la guerra e vi rimarranno a lungo, fino alla pensione: Lia Corinaldi, Giuliana Fiorentino in Tedeschi e Giorgina Levi in Arian. La pubblicazione è reperibile online all’indirizzo web: www.liceogioberti.gov.it/wp-content/uploads/2018/05/Non-dimenticare.pdf
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Viaggio in Israele
Il Gruppo Sionistico Piemontese organizza un viaggio in Israele che si terrà nelle settimana dal 10 al 17 marzo. Si incontreranno comunità e personalità cacciate dai paesi arabi tra il 1948 e il 1967. I professori Georges Bensoussan, di origini marocchine, e David Meghnagi, di origini libiche, accompagneranno il gruppo che sarà guidato da Angela Polacco.
Per informazioni contattare Emanuel Segre Amar all’indirizzo segreamar@gmail.com
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Ivrea, restaurata la lapide per i caduti polacchi ebrei
È tornata leggibile dopo un restauro la lapide dedicata ai soldati appartenenti all’Armata Polacca in Italia, già prigionieri Austro-ungarici del Regio Esercito Italiano durante la Prima Guerra Mondiale, seppelliti al cimitero ebraico di Ivrea. Scoperta questa mattina in una cerimonia congiunta, la lapide ricorda i nomi di sette soldati ebrei che morirono negli ospedali di Ivrea dopo esservi stati ricoverati a causa degli stenti patiti in prigionia. Alla cerimonia hanno partecipato – da sinistra nella fotografia – il Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli, il Presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni con il delegato per la sezione locale Guido Rietti, la Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano Adrianna Siennicka, la Presidente della Comunità Polacca di Torino e il Console Onorario di Polonia in Torino, Ulrico Leiss de Leimburg.
(3 ottobre 2018)
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5 per mille – 8 per mille
Ricordate di firmare il 5 per mille a favore della Comunità Ebraica di Torino: C.F. 80082830011
Per destinare l’8 per mille, firmare nel riquadro “Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”.
Ogni singola firma è molto preziosa.
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