Dalla galleria del Tempio di Torino: Storie d’arte cerimoniale piemontese
In occasione della giornata della cultura ebraica l’ADEI WIZO di Torino ha prodotto un video con l’intento di contribuire a divulgare e approfondire la conoscenza del patrimonio artistico di carattere ebraico conservato nella nostra Comunità. Il link per vedere il video sarà attivo a partire da mercoledì 2 settembre in tarda mattinata
https://www.youtube.com/watch?v=e6Fgcf5_duk
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Apertura Biblioteca
La biblioteca Emanuele Artom riaprirà al pubblico esclusivamente per i servizi di prestito e restituzione martedì 15 settembre. Per il momento non sarà ancora possibile accedere al Centro Sociale per la consultazione o per lo studio.
Sarà necessario prendere un appuntamento preventivo scrivendo all’indirizzo mail: to0306@biblioteche.ruparpiemonte.it con indicato il volume richiesto e possibilmente la sua collocazione.
- Pubblicato il X Comunicazioni dalla biblioteca
Ricordo di Tullio – z.l.
Lo scorso 11 agosto – 21 Av è scomparso Tullio Levi z.l., per lunghi anni e in più mandati Presidente della nostra Comunità.
Pubblichiamo di seguito un Suo ricordo, affidato alla penna di Franco Segre, uno dei suoi amici più stretti e insieme a lui protagonista per molti decenni della vita comunitaria.
Tullio Levi ci ha lasciati. La mancanza del suo pensiero e del suo dinamismo ci lasciano sgomenti!
Come potremo fare a meno del suo orientamento ideologico ed operativo? Questo si può condensare in poche parole: guardare al futuro; pensare al futuro; agire per il futuro. Ed il futuro iniziava per lui in ogni istante presente: per Tullio non era concepibile l’attesa. Di fronte ad ogni stimolo che gli sollecitasse un’azione, la proiezione in avanti del tempo iniziava immediatamente; l’azione non poteva aspettare.
Nei tanti anni trascorsi, Tullio è stato per me (e, ritengo, per tante altre persone) ben di più di un amico. Con lui, fin dall’infanzia e dalla giovinezza, ho condiviso una grande quantità di situazioni e problemi in seno all’ebraismo torinese e italiano: dalla scuola al Centro Giovanile Ebraico, alla FGEI, al Consiglio della Comunità, all’UCEI, alla nascita ed alla vita del Gruppo di Studi Ebraici e del periodico Ha-keillah, ai molteplici rapporti con istituzioni culturali e religiose.
Dobbiamo riconoscere a Tullio il merito ed il coraggio di aver operato per profondi cambiamenti in seno alla Comunità ebraica, per trasformarla da un ente burocratico e chiuso in se stesso, come l’abbiamo trovata quando eravamo giovani, spesso concepita solo come istituzione fiscale e di culto, ad un organismo dinamico, inserito attivamente nella vita culturale della città e vivacemente attento alle dinamiche del presente, alle scelte cittadine, alla diffusione dei valori ebraici, ai confronti inter-religiosi, ai rapporti con Israele, alla lotta contro l’antisemitismo. Ed inoltre, all’interno della Comunità, è sempre stato attivo il suo interesse nel promuovere e sostenere le iniziative dei giovani e quelle didattiche per giovani ed adulti.
Abbiamo affrontato momenti difficili, in cui la Comunità torinese si è trovata divisa su scelte fondamentali: sebbene non avessimo sempre condiviso le nostre posizioni nell’ambito metodologico e operativo, abbiamo sempre optato per il pieno rispetto e per la comprensione de reciproci atteggiamenti, nel comune orientamento ideologico, nella comune coscienza che la varietà delle idee e dei metodi costituisca di per sé un valore anziché un difetto, e nel tempo risulti vincente.
Adesso è un nostro dovere, di fronte a tanta attività, riguardare al passato, a quel grande ottimismo di Tullio che non si è mai arrestato ed occultato: ciò è doveroso non solo per alimentare facili riconoscimenti di meriti, ma per trarne l’esempio per nuove problematiche di oggi e di domani, per mantenere vivo un ebraismo torinese e italiano che tanto ci ha dato e tanto può ancora fornirci in futuro in un contesto che si presenta sempre più difficile.
Franco Segre
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