Attività ricreativa nella nostra Comunità con Hanna Berlin
Martedì e mercoledì 9 e 10 dicembre la nostra Comunità ha vissuto due momenti piacevoli e arricchenti grazie a un laboratorio di pittura su ceramica, un’attività già sperimentata con successo e riproposta per la seconda volta. Il laboratorio è stato condotto da Hannah Berlin, architetto residente a Firenze, giunta appositamente e a titolo volontario su iniziativa della Consigliera Carla D’Asdia.
Hannah, artista ceramista, ha portato con sé materiali e colori e ha guidato un gruppo di partecipanti di tutte le età nella decorazione di piatti in ceramica, insegnando loro a dipingere lettere ispirate a frasi e detti celebri della nostra tradizione. Questa edizione del laboratorio, nata da un lavoro condiviso con la nostra Alessandra Somekh, si è concentrata sul detto “Gam zè yaavor”, “anche questo passerà”, le parole che, secondo la tradizione, erano incise sul sigillo di re Salomone. Una formula dal forte valore simbolico, pensata per mantenere quell’equilibrio interiore necessario a comprendere che sia i grandi trionfi sia i momenti di debolezza e fallimento sono destinati a passare, aiutandoci a relativizzare ciò che ci accade, nella consapevolezza che nulla rimane per sempre.
Solare ed entusiasmante, Hannah racconta: “Sono una persona innamorata della ceramica. Qualche anno fa ho iniziato a lavorarla, scegliendo di concentrarmi esclusivamente sull’alfabeto ebraico. Da lì sono nate le mie sculture, ma anche il laboratorio che porto avanti come attività di volontariato. Forse potrei definirmi un’artista, ma prima di tutto sono qualcuno che ama creare, dare e condividere”.
Nella fotografia scattata nel 2023, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, dedicata al tema “La bellezza”, alla quale Hannah ha partecipato, l’artista è ritratta mentre realizza una scultura della parola Yofì (bellezza).
Sono stati una mattina e un pomeriggio sereni e rilassanti, che hanno lasciato in tutti il desiderio di ripetere presto questa esperienza.
Grazie, Hanna.
Ruth Mussi


