Le Sinagoghe
Prima dell’emancipazione nell’area del ghetto vecchio si trovavano due sinagoghe, una di rito italiano e l’altra di rito spagnolo.
Ottenuta l’emancipazione gli ebrei di Torino decisero di esprimere la loro nuova condizione giuridica con una grandiosa sinagoga, e si rivolsero ad Alessandro Antonelli, all’epoca il più ambito architetto. L’Antonelli progettò la Mole antonelliana ma l’edificio, oggi simbolo della città, non ospitò mai la sinagoga della comunità.
Il Tempio Grande
L’attuale edificio, progettato in stile moresco da Enrico Petiti, fu inaugurato nel 1884 e bombardato nel 1942. Decorazioni interne ed arredi andarono distrutti per essere poi ricostruiti nel 1949.
Il Tempio grande, in pietra, può contenere fino a 1400 persone, all’esterno quattro cupole a cipolla coprono i torrioni, due ordini di loggiati corrono sui lati della costruzione. Il matroneo gira, al primo piano, sui tre lati.
Il Tempio piccolo
Nel 1972 nei locali un tempo adibiti alla cottura delle azzime, è stata realizzata una suggestiva sinagoga con la forma ad anfiteatro tipica dell’epoca precedente all’emancipazione, con soffitto a volte e pareti grezze con mattoni a vista, i cui splendidi arredi provengono dalla sinagoga barocca di Chieri.
La Tevà, barocca, è decorata in lacca azzurra e oro; l’Aron, anch’esso barocco piemontese, è dorato, con colonnine in simil marmo azzurro sostenuto da capitelli corinzi.
La sinagoga del “ghetto vecchio”
Un muretto di mattoni forati separa la sinagoga piccola da una sala di preghiera.
Sei file di banchi sono poste di fronte al prezioso Aron settecentesco proveniente dal tempio di rito tedesco del ghetto nuovo e poi trasferito nella vecchia casa di riposo di piazza Santa Giulia dove rimase fino al 1963.
Sulle antine, dipinte di nero nel 1849 in segno di lutto per la morte di Carlo Alberto, sono riprodotte due pregevoli immagini dorate che richiamano Gerusalemme.
Sinagoghe
Piazzetta Primo Levi 12, 10125 Torino
Cimitero
Reparti ebraici nel Cimitero Monumentale, Corso Regio Parco, 80 e 90, Torino