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  • Yom Hazikkaron e Yom Haazmaut
 
Yom Ha Zikkaròn
giorno del ricordo
il 4 Ijar è Yom Ha Zikkaròn –giorno del ricordo– si commemorano solennemente tutti i caduti per la difesa dello Stato. 
 
Yom Haazmaut
Il giorno della dichiarazione di indipendenza dello Stato di Israele.

Il 5 Ijàr 5708, 14 maggio 1948, Davìd Ben Guriòn proclamava solennemente la nascita dello Stato Ebraico.
Dopo tanti anni di esilio e secoli di persecuzioni, lotte e sacrifici, il sogno degli Ebrei si avverava: avevano di nuovo la loro terra, quella promessa da Dio ai suoi padri.
Il Sionismo è da sempre parte integrante del Giudaismo e del pensiero ebraico. Nasce, all’interno dell’Ebraismo: si pensi ad Abramo che segue il comando di D-o di andare nella Terra che avrebbe dato al suo Popolo. Si pensi ai Patriarchi e alle speranze di Israele di ritornare in Eretz Israel – Terra di’Israele –durante la schiavitù in Egitto; per non parlare poi della deportazione in Babilonia, fino ad arrivare alla Diaspora del 70e.v. e la distruzione del Secondo Tempio.
Dall’esilio babilonese allora i pensieri e le preghiere degli ebrei terminano con le parole: “L’anno prossimo a Gerusalemme!”. E sono proprio le continue persecuzioni e lo stato di avvilimento in cui vivono gli ebrei, a destare in molti grandi uomini il pensiero della necessità di ridare una patria al popolo ebraico. Già molti ebrei nell’800 si dirigono dalla Russia, dalla Polonia, dalla Romania in Palestina, dove comunque risiedono parecchi nuclei ebraici. Vi si reca anche Elièzer Ben Yehùda che è convinto che l’ebraico debba essere la lingua parlata dagli ebrei. La sua vita è tutta dedicata a rinnovare il vocabolario di questa lingua in modo che possa essere usata quotidianamente.
Il fondatore del Sionismo moderno è Teodoro Herzl che nel 1897 convoca il 1° congresso a Basilea, annunciando che l’obiettivo del Sionismo è di dare agli ebrei una patria. Dopo la 1° Guerra Mondiale e vari accordi col governo inglese, nel 1917 si arriva alla “Dichiarazione Balfour” con cui l’Inghilterra si dichiara favorevole alla nascita di un nuovo Stato ebraico nell’allora Palestina. Aumenta così l’’alià – letteralm. salita, cioè immigrazione -in Èretz Israèl, vengono fondate molte città tra cui Tel Avìv. Le paludi vengono bonificate, i campi coltivati. Viene creata l’Haganà, organo di difesa e nucleo del futuro esercito israeliano.
I pionieri, provenienti da tutte le parti d’Europa creano nuove colonie che difendono valorosamente, anche a costo della vita. Lo stesso fondatore dell’Haganà, Yosèf Trumpeldor, cade nel difendere la colonia di Tel Chài, assalita dagli arabi. Dopo la II Guerra Mondiale migliaia di superstiti dei campi di sterminio vedono, come unico posto di salvezza, la lontana terra di Israele. L’Organizzazione Sionistica chiede che venga riconosciuto definitivamente lo Stato di Israele. Gli ’olìm – gli immigrati- continuano a recarsi in Israele nonostante i molti ostacoli, decisi a tutto pur di riavere la patria. Gli arabi attaccano da ogni parte con grandi forze, ma gli ebrei sono decisi a tutto; e la vittoria non li abbandona. Dopo 20 secoli, il 14 maggio 1948, 5 Iyàr 5708, viene proclamata la nascita dello Stato di Israele.

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